Infantino presidente Fifa

1456561195525_3183753.jpgGianni Infantino, italosvizzero, ex segretario generale dell'Uefa, è il nuovo presidente della Fifa, la confederazione mondiale del calcio. Ha ottenuto 115 voti, 11 in più della maggioranza assoluta del congresso, al secondo ballottaggio. Il suo rivale, lo sceicco Salman Al Kalifa, si è fermato a 88. Appena 4 preferenze per il principe Alì di Giordania, zero per Jerome Champagne. Il quinto candidato, Tokyo Sexwale, si era ritirato prima che prendessero il via le votazioni.

Le origini in Italia, la nascita e la carriera in Svizzera, il successo professionale alla guida tecnica della Uefa, al fianco di Platini. Gianni Infantino, neo-eletto presidente della Fifa, è nato il 23 marzo 1970 a Briga, in Svizzera, vicino alla frontiera italiana. Il suo luogo di nascita, nel canton Vallese, dista appena dieci chilometri da Visp, città natale di Blatter.

Una sorta di predestinazione, quindi, anche se le radici di Infantino sono chiaramente italiane, paese di cui possiede la cittadinanza, oltre a quella svizzera, ovviamente. Il padre proviene infatti da Reggio Calabria, la mamma dalla Val Camonica. Prima della nascita di Gianni, i genitori si sono trasferiti per lavoro in Svizzera, dove la mamma si occupava di un chiosco di giornali e il padre lavorava nella compagnia ferroviaria, con incarico specifico nei vagoni letto.

Leggenda o realtà, si racconta che Infantino, per pagarsi gli studi di legge all'università di Friburgo, lavorasse anche lui in estate sui vagoni-letto. Pur se non ha mai rinnegato le proprie radici italiane - ha anche recentemente comprato una casa a Reggio Calabria ed ha ricevuto nel 2006 il ''San Giorgio d'oro'' - Infantino ha svolto tutta la sua attività, studentesca e professionale, in Svizzera.


Contrariamente a Blatter, non è estremamente legato alla terra di nascita. Sembra che torni poco spesso in Vallese, dove comunque vivono due sorelle, felice nella sua casa di Trelex, nel cantone Vaud, a due passi dalla sede dell'Uefa. Un ridente paesello di 1400 anime nel quale risiede (per lo meno ufficialmente) anche il tennista francese Gael Monfils.

Calciatore di livello molto modesto, ancor più del quasi compaesano Blatter, (non ha mai superato la quarta lega, ossia la penultima divisione del calcio elvetico), tifoso dell'Inter, Infantino ha tuttavia svolto quasi tutta la sua carriera in relazione col pallone. Ha cominciato quale consulente per leghe e club (ha, per esempio, difeso il Sion - vincendo - in un ricorso contro lo Spartak Mosca in Coppa Uefa per un problema di porte troppo basse), quindi ha lavorato quale segretario generale del Cies, centro internazionale per gli studi dello sport, sito a Neuchtel e patrocinato dalla Fifa.

Vero poliglotta - parla fluentemente italiano,francese, tedesco, inglese e spagnolo e ha anche qualche nozione di arabo, per via della moglie libanese - è entrato all'Uefa nel 2000, per varie consulenze. Nel 2004 diventa capo del dipartimento degli affari legali e nel 2007 con l'elezione di Platini - di cui ha sostenuto la campagna contro Lennart Johansson,che lo fece progredire all'Uefa - diventa segretario generale ad interim prima, quindi in via definitiva nel 2009.

Considerato il braccio destro di Platini - sembra fra l'altro che l'ex-juventino sia il padrino di una delle sue quattro figlie - il legame si sarebbe raffreddato dopo la decisione di Infantino di presentarsi alla presidenza Fifa, a seguito delle grane legali del francese. Ora Infantino succede a Blatter alla guida del calcio mondiale, nel posto che Platini avrebbe voluto per sé.

"Voglio essere il presidente di tutte e 209 le Federazioni e insieme a loro rinnovare la Fifa e costruire una nuova era", le parole di Infantino nel suo primo discorso da nuovo presidente Fifa. "Il mio è stato un viaggio eccezionale - ha spiegato emozionato - in cui ho incontrato tantissime persone che meritano che la Fifa si altamente rappresentata”.

“Noi rinnoveremo la Fifa e dobbiamo esserne orgogliosi”, ha aggiunto Infatino che ha ringraziato gli altri candidati, parlando "un grande segno di democrazia".

"Riporteremo il calcio nella Fifa e la Fifa nel calcio, è quello che vogliamo fare, ripulire l'immagine della Fifa e fare in modo che tutti siano felici di quello che faremo". Sono le parole di Gianni Infantino nella sua prima conferenza stampa da nuovo presidente della Federazione internazionale di calcio.

"Mi rivolgo allo staff della Fifa, hanno vissuto un periodo molto difficile ma conto su di loro, credo in loro e insieme faremo grandi cose - continua - Mi rivolgo poi alle Federazioni, alle leghe, ai club, ai giocatori e ai tifosi, a tutti loro dico che sarete orgogliosi della Fifa, di quello che la Fifa farà per il calcio".

"Entriamo in una nuova era, è stato un Congresso importante dove alcune riforme sono state approvate e dove è stato eletto un presidente che implementerà queste riforme perché la reputazione della Fifa torni al suo posto", ha concluso Infantino.

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  • pubblicato26.02.2016
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